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La mostra.

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Grado, in collaborazione con l’agenzia MV Eventi di Vicenza presenta la mostra “Da de Chirico a…” presso l’Ex Cinema Cristallo, dal 4 agosto al 1 settembre 2019.

La mostra, curata da Matteo Vanzan, sarà un viaggio nella storia dell’Arte del Novecento attraverso una sintesi di oltre 40 opere che, partendo dal concetto di Classicismo e Metafisica, passerà attraverso l’Informale e l’Astrattismo arrivando fino alla Pop Art per capire come il pensiero dell’uomo si sia sempre fatto portavoce di una necessità intrinseca dell’artista: quella di comunicare lo stato d’essere di un inconscio in continuo movimento.

“Nel 2018 abbiamo provato a puntare più in alto” afferma l’Assessore alla Cultura Sara Polo “sia riguardo alle mostre, che agli eventi culturali. Siamo passati dalla “Storia del rock” alla creatività indiscussa di Andy Warhol, dai concerti di classe al musical. Ovviamente quest’anno non potevamo essere da meno e abbiamo deciso di ricordare un personaggio come Pier Paolo Pasolini che tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70 aveva trasformato l’Isola D’Oro in un luogo di prim’ordine, conosciuto sia a livello nazionale che internazionale grazie al Controfestival, una manifestazione cinematografica in antitesi col Festival del Cinema di Venezia.
Anni sulla cresta dell’onda che difficilmente torneranno in tutta la loro forza, ma che con la giusta impostazione potrebbero riportare L’Isola del Sole in auge, grazie alla pubblicità su giornali e riviste specializzate e all’apprezzamento di chi ne è stato testimone.
E allora come non pensare anche a una mostra di pittura, puntando sul grande Maestro del Novecento Giorgio De Chirico e il suo lirismo classicista e metafisico, ma anche su Michele Cascella, Filippo De Pisis, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Music, Mario Schifano, Emilio Vedova e molti altri ancora nell’appassionante viaggio dell’Arte con “Da De Chirico a…” ospitata al Cinema Cristallo. Quando si va in vacanza, c’è bisogno di rilassare il corpo, ma anche di nutrire la mente e sono certa che questa mostra permetterà a tutti quelli che avranno la voglia di visitarla, di tornare a casa più ricchi dentro, con la voglia di rivederci l’anno prossimo per chissà quale altra proposta interessante”.

“L’esposizione” spiega il curatore Matteo Vanzan “si pone l’obiettivo di rendere omaggio ad alcuni dei principali artisti che hanno saputo animare la scena artistica mondiale, non con la semplice produzione di opere d’Arte, ma nell’accezione più profonda del termine, liberandosi da costrizioni che spesso hanno teso alla totale omologazione, purificandosi dagli aspetti negativi che la società ed il mercato imponevano, arrivando alla più libera comunicazione interiore ed entrando a buon diritto, e proprio per questo motivo, nella storia dell’Arte”.
Uno dei meriti di de Chirico, da un punto di vista storico ed artistico, è proprio l’essere riuscito a rendere efficacemente visibile il dualismo tra il mondo reale e quello metafisico, che va oltre ogni sapere acquisito, ogni univoca comprensibilità. Nelle sue ultime fondamenta, il reale appare all’uomo in un eterno mistero, che solo il pittore può congelare in un istante eterno facendo apparire l’arte stessa di fronte ad un ritorno all’ordine necessario, come egli stesso affermava: “prima di essere cézanniani, picassiani, soutiniani, o matissiani e prima di avere l’emozione, l’angoscia, la sincerità, la sensibilità, la spontaneità, la spiritualità (i nostri geni modernisti) farebbero meglio ad imparare a fare una bella e buona punta al loro lapis”.
Un cammino, dopo de Chirico, che non si è mai fermato nonostante la ferma posizione e denuncia del pictor optimus, portando alle grandi rivoluzioni dell’arte astratta e, soprattutto, informale degli anni quaranta che spazzò via tutte le ricerche precedenti liberando completamente l’inconscio in antitesi con le ricerche figurative del Realismo e del Neo Realismo.
“Dopo il gesto liberatorio di Pollock, che influenzò centinaia di artisti in tutto il mondo” conclude  Vanzan “l’arte sembrava essere ad un punto morto: tutto era stato indagato, rappresentato, messo in discussione. Nonostante de Chirico, nessuno sembrava in grado di voltare definitivamente pagina e ripartire da zero, con nuovi spunti di riflessione, nuovi interrogativi fino al gesto Monocromo di Mario Schifano negli anni sessanta; una tabula rasa concettuale che permise all’arte di tornare a nuova vita e di aprire le ricerche della seconda metà del novecento, in primis la Pop Art”.

La mostra sarà inaugurata sabato 3 agosto 2019 alle ore 18.30 presso l’Ex Cinema Cristallo di Grado (GO) in viale Dante Alighieri e sarà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.30 alle 23.00 con biglietto d’ingresso di 5 euro, ingresso gratuito ai minori di 14 anni.