A cura di Matteo Vanzan
“Furere. Dal latino, essere folli. “L’unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno” (Erasmo da Rotterdam “Elogio alla follia” – 1509)
Per definizione, Follia significa “vuoto o mantice, che ha perduto il senno, che opera e giudica inconsideratamente; vano, stolto e altresì fantastico, strano”. Metaforicamente, la follia, può essere ricondotta alla visione, ad un sogno che molto spesso abbiamo paura di raccontare, figuriamoci seguire. Se solo potessimo, per un attimo, avere la concreta possibilità di toccare con mano le conseguenze che una visione folle potrebbe avere nella nostra esistenza reale, probabilmente molti protagonisti del passato, che oggi ammiriamo, non sarebbero avvolti da un’aurea leggendaria. Avrebbero vissuto, e sarebbero poi apparsi, come meri esecutori di un destino già noto. Essere folli è, e deve essere, un rischio. Consapevole. Follie sono le pennellate di Van Gogh, le parole di Tolkien, le note dei Pink Floyd, visioni sapientemente liberate dallo spirito ed incatenate nella realtà. Essere folli significa, quindi, avere coraggio, intraprendendo un futuro sconosciuto, seguendo il consiglio di chi, si dice, ha inventato il futuro.”
“Siate affamati, siate folli” (Steve Jobs – 2005)
Pittura, scultura, fotografia, videoart, pittura digitale, arte multimediale.
ARTISTI: Tina Sgrò, Alessandro Rinaldi, Alessandro Troso, Marta Farina, Gianluca Stumpo, Christian Fogarolli, Davide Longfils, Danilo Martinis, Fabio Panichi, Fabrizio e Lorenzo Carotti, Carlo Chechi, Claudia Trombin, Francesco di Pasquantonio, Massimo Chiarello, Roberto Cavalli, Giulia Sebastiani, Martina Pagnanini, Furuya Takeshi, Nathan Harger
Castel San Zeno – Porta Padova, Montagnana (Pd)Orari: dal martedì al sabato 9.30 – 12.30 / 16.00 – 19.00 domenica 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 Ingresso libero