Questa mostra vuole essere una riflessione contemporanea sulle contestazioni sociali degli anni Sessanta non solo rivolte alla Guerra del Vietnam, ma a tutte le guerre attraverso la poesia delle arti visive. Partendo dalla celebre canzone di John Lennon, che dà il titolo alla mostra, gli artisti selezionati dal curatore sono stati invitati a riflettere sulla condizione di un’arte contemporanea sempre più rivolta alle dinamiche sociali ed antropologiche di un’umanità in perenne conflitto con se stessa. Give peace a chance non vuole essere una mostra sulla guerra, ma su ciò che la guerra rischia di farci perdere. I nostri affetti, l’innocenza delle giovani generazioni, le nostre case sono minacciate da coloro che calpestano dignità, speranza e pace. Questa esposizione vuole utilizzare l’arte visiva, come già fatto da Pablo Picasso in Guernica e da molti altri artisti, per svolgere una riflessione sulla forza di una ricerca artistica in grado di tramutare messaggi stesi sulla superficie della tela in moniti rivolti a tutti noi. Questa mostra consente di mettere in dialogo molti dei materiali archeologici esposti nell’allestimento permanente del museo con le opere contemporanee selezionate, in quanto ci portano attraverso strade e prospettive diverse a riflettere sullo stesso tema, ovvero il carissimo prezzo che una guerra impone, da sempre, ai contendenti in contrapposizione tra loro, in termini di perdita dei rapporti sociali, dei legami, dei propri beni e, da ultimo, della stessa esistenza. Le opere di questi artisti sbarcano a Caorle (Ve) dopo essere state esposte nei più importanti luoghi della cultura nazionali ed internazionali, come Palazzo dei Diamanti di Ferrara, Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Galleria d’arte moderna di Torino, il Parlamento europeo, il Castello di Rivara con presenze in Germania, Inghilterra, Cina e Stati Uniti.

INTERPRETAZIONI DELLE OPERE