LA MOSTRA

Artisti: Giorgio de Chirico, Michele Cascella, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, Renzo Vespignani, Giuseppe Migneco, Afro, Emilio Vedova, Piero Dorazio, Tancredi, Giulio Turcato, Rodolfo Aricò, Claudio Verna, Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Piero Gilardi, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Luca Pignatelli, Federico Guida, Tina Sgrò, Maurizio Galimberti, Alessandro Rinaldi, Francesco di Pasquantonio, Carlo Chechi, Fabio Panichi, Manuela Luzi

Il comune di Arzignano presenta, fino al 20 Marzo 2011, un importante evento dedicato all’Arte moderna e Contemporanea dal titolo “Italy”. Italy rappresenta un viaggio. Un viaggio nel quale vengono toccate alcune personalità piuttosto che altre, presentate attraverso le tecniche più svariate, attraverso, in una storia che rappresenta ciò che è accaduto in Italia dal 1950 fino ai giorni nostri. Il punto di partenza risale dalla metafisica, termine usato da De Chirico durante il suo soggiorno a Parigi tra il 1911 e il 1915, parlando di luoghi, di dipinti propri e delle opere dei grandi maestri del passato, con una pittura caratterizzata da architetture essenziali, proposte in prospettive non realistiche, immerse in un clima magico e misterioso, e dall’assenza di figure umane, esprimendo ciò che esiste oltre l’apparenza sensibile della realtà empirica. Dall’Impressionismo mediterraneo di Cascella e il Realismo sociale di Migneco, Guttuso, Treccani la mostra attraversa le rivoluzioni concettuali di opposizione al Figurativo dell’arte Informale, del Gruppo Forma 1 e della Pittura analitica: Vedova e Afro, la cui gestualità si poneva in forte polemica con tutto ciò che può essere riconducibile ad una forma, sia essa figurativa che astratta; Dorazio, Perilli e Turcato sostenitori di un’arte strutturata che celebrava invece la forma ed il segno nel loro significato basico ed essenziale (“Ci interessa la forma del limone, non il limone”); Verna e Aricò con una pittura in grado di pensare se stessa nel momento in cui prendeva corpo, quasi fosse animata da riflessioni impresse nei gesti, da meditazioni in punta di pennello.

Italy rappresenta un viaggio. Un viaggio il cui punto di rottura avvenne nel 1960, con il gesto concettuale di Mario Schifano: il monocromo ad azzeramento della pittura stessa, non solo della figura, con l’intenzione di “fare tabula rasa” dando l’incipit per un nuovo inizio, per una nuova visione. In quegli anni nasce la Pop Art con Mario Schifano,Tano Festa, Franco Angeli, Piero Gilardi, che “spazzò via la soffocante accademia informale che ancora imperversava l’Europa. Furono anni di fermento culturale molto intenso, in un susseguirsi di dibattiti, confronti e collaborazioni, che portarono artisti di diverse correnti ad interagire tra loro, avvicinando, ad esempio, Rotella agli artisti di Piazza del Popolo e, contemporaneamente, al Nouveau Rèalisme di Pierre Restany.

Italy rappresenta un viaggio. Un viaggio che continua con le rivoluzioni degli anni Ottanta dove, tra gli altri momenti della storia dell’arte, incontriamo la Transavanguardia di Achille Bonito Oliva, tra cui Sandro Chia e Mimmo Paladino furono protagonisti di un ritorno alla manualità, alla gioia ed ai colori dopo anni di dominazione dell’arte concettuale e dell’arte povera. In quegli stessi anni a Roma, e più precisamente nell’Ex Pastificio Cerere, si andava delineando un nuovo gruppo di artisti, la corrente di Piazza San Lorenzo, tra cui Ceccobelli e Pizzi Cannella il cui contributo originale punta alla ripresa di interesse per la pittura (e la scultura) con opere impegnate ad un recupero di sensibilità per la materia, di ascendenza astratta- informale.

 Italy rappresenta un viaggio. Un viaggio che ora si chiede, dopo un Novecento così ricco di ricerche ed innovazioni, dove sta guardando oggi l’arte? Nella prima decade del Terzo Millennio, assistiamo alla nascita di una nuova generazione di artisti. Luca Pignatelli, Federico Guida, Tina Sgrò, Alessandro Rinaldi sono alcuni degli artefici di una nuova rivoluzione dello sguardo che rielaborano, in chiave moderna, proprio i temi tanto criticati dall’arte informale rileggendo figura, forma e paesaggio. Altri artisti, invece, hanno rivolto la propria ricerca a nuovi materiali e nuove tecniche, proprio come avvenne per la Pop Art e per l’arte Povera dove, oltre all’innovazione del soggetto rappresentato, era fondamentale considerare l’utilizzo e la ricerca di nuovi materiali.Affiorano nuove tecnologie usate per la rielaborazione del concetto fotografico ad opera di Carlo Chechi e Francesco di Pasquantonio, dell’arte video di Fabrizio Carotti e della pittura digitale di Manuela Luzi e Fabio Panichi, nella quale la fusione tra pittura e fotografia avviene grazie a texture sovrapposte, campioni di colore e pennelli digitali stesi su file .jpeg o .tiff ad alta risoluzione. Buon viaggio…

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