Warhol_Asolo

Informazioni e prenotazioni
Museo Civico – via Regina Cornaro 74, Asolo (Tv)
Mail: info@museoasolo.it / Tel: (+39) 0423952313

Orari
giovedì e venerdì: 15.00 – 19.00; sabato, domenica e festivi 9.30 – 12.30 e 15.00 – 19.00

Ingresso
Intero 8 €; ridotto 6 €; famiglie 22 € (2 adulti e 2 minori)
Visite guidate su prenotazione (prenota qui)

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Comunicazione e ufficio stampa
Giulia Granzotto e Maddalena Zamboni

 

La mostra.

Nel trentesimo anniversario dalla morte del grande artista della Pop Art americana, l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Asolo in collaborazione con il Museo Civico, Lapis e MV Eventi di Vicenza presentano la mostra “Andy Warhol: 30 years later” presso il Museo Civico dal 28 gennaio al 17 aprile 2017.

La mostra, curata da Matteo Vanzan e da Enrica Feltracco e resa possibile grazie al prezioso contributo della Cassa di Risparmio del Veneto e al supporto di Scarpa, Settentrionale Trasporti e Loral Radicchio, racconta la rivoluzione del Maestro di Pittsburgh che cambiò il concetto stesso di arte sdoganando le ricerche artistiche ai ceti popolari verso cui gli artisti rivolgevano la propria attenzione. L’artista Popular lavora con fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, non si sporca più le mani alla maniera di Pollock con barattoli di colore e sgocciolamenti, anzi, il tocco dell’artista è minimo, assente in molti casi, in quanto gli intenti sono essenzialmente iconici. Le icone pop-ular trattate non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma anche alle idee, all’immaginario collettivo e allo stereotipo: il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della Storia dell’Arte, tutto passa attraverso il filtro warholiano che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica. Icone riconosciute e riconoscibili che, prelevate dal loro abituale contesto, assumono un effetto straniante grazie al quale acquistano nuova vita e dignità estetica, per dar loro una cornice artistica in grado di investirli di valori prima assenti. In questo modo il concetto di unicità dell’opera d’arte vacilla, mentre in costante ascesa è l’importanza della fase creativa e al mondo dell’Idea.

L’esposizione presenta, tra le altre, le celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Tse Tung, Flowers, Dollari, Interviews e una selezione di libri raramente esposti in passato e realizzati nel 1967, per raccontare la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo, e per celebrare il ruolo fondamentale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano dove Warhol non rappresenta solamente la star del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma soprattutto un Warhol/Uomo dal volto sensibile e timido, trasformatosi in un abile ricercatore dalla comunicazione esplosiva.

Il Museo Civico di Asolo raccoglie le testimonianze della storia del piccolo e antico borgo fin dalle sue origini preistoriche. In questa prospettiva si pone la volontà che l’Amministrazione Comunale e il Museo Civico di Asolo hanno di ospitare mostre di artisti contemporanei, pensando quindi all’Arte come un grande libro dove si possono leggere i sentimenti profondi degli uomini del passato e del presente e, attraverso l’arte contemporanea, spesso espressione profetica, intravedere anche il futuro. Proprio nella Sala della Ragione che fa parte del Museo, verrà allestita la mostra dedicata ad Andy Warhol, nel trentesimo anniversario della scomparsa del poliedrico artista statunitense: il Museo quindi come luogo di memoria del passato e di proiezione verso il futuro.

L’omaggio dedicato ad Andy Warhol, in concomitanza con l’anniversario  dalla scomparsa, assume una doppia valenza: da un lato impreziosisce la collezione permanente che rimane comunque fruibile; dall’altro permette ai visitatori di apprezzare un artista che ha innovato il concetto di arte e ha fatto della sperimentazione tra discipline diverse la sua principale caratteristica.

Nato il 6 Agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di Artista associandolo ad una macchina di riproduzione seriale, costantemente legata alla ripetizione ossessiva di un’azione, forse fine a sé stessa.

È riduttivo definire Andy Warhol come un semplice pittore. La scoperta della tecnica della blotted line, ossia la linea a macchie d’inchiostro su carta assorbente, fu la rivelazione che cambiò per sempre il concetto di opera originale e di copia. La sua intenzione era infatti quella di essere lui stesso a stampare/serigrafare manualmente tutti i soggetti; le piccole imperfezioni causate da una maggiore o minore pressione della mano e del filtro serigrafico donavano ad ogni soggetto una sua individuale personalità.